martedì 22 maggio 2012

NUOVA DONAZIONE DI LAURA RYOLO


Un grazie di cuore alla sig.ra Laura Ryolo per la nuova donazione destinata ad impinguare il patrimonio librario della nostra Biblioteca Comunale. Tra i titoli spiccano diverse opere sulla Grande Guerra ed alcuni romanzi in lingua francese di fine Ottocento. Ecco la lista completa dei testi, a breve consultabili a Palazzo D'Amico: 

1.     Codice Penale per l’esercito
  1. Istruzioni cannoni (incompleto)
  2. Ricoveri antiaerei   O. Ferrisi  -  Torino 1937
  3. M.Bon – Monarchia  - Considerazioni d’un prigioniero di guerra  -  1946
  4. Aggiunte e varianti sul tiro per l’artiglieria  -  Rivoli 1918
  5. Il primo libro del fascista  -  Anno XX
  6. Annuario per il primo corso speciale di Fanteria  -  Caserta  1916
  7. Addestramento dell’Artiglieria  Vol. IV  - Testo - Roma 1942
  8. Addestramento dell’Artiglieria Vol.IV  - Allegato - Roma 1942
  9. Istruzione per la guerra di fortezza  -  Roma 1913
  10. Ragioni di questa guerra  -  Roma 1941
  11. Tout le Front de la Mer du Nord à la Suisse    -  1918
  12. Tavole di tiro dell’obice da 21 GRC  ed. ufficiale Zona di Guerra  1.settembre1916
  13. Il Regno di Albania (carta geografica) ed. Vallardi
  14. Libretto di tiro  - Comando 46° Gruppo d’Assedio
  15. L’Artiglieria di campagna, pesante campale e cavallo e da montagna Vol.V  fasc,1 1917
  16. Esercizi per l’Artiglieria da montagna   - Rivoli  1915
  17. Nozioni sulle munizioni   - Roma  1916
  18. Appunti di organica militare   - Torino 1915
  19. Il germanesimo senza maschera – Ariel (F.Steno)  Milano 1917
  20. Come si legge la carta topografica  -  manuale di tecnica militare  -  gennaio 1930
  21. L’invasione austriaca della Serbia – Devastazioni – massacri – saccheggi – Roma 1914
  22. Relazione sulle operazioni dal luglio al novembre 1916 – Gen. Sir Douglas Hong  1917
  23. Nozioni generali sul materiale d’artiglieria -  giugno 1930
  24. Tiro di Artiglieria  - aprile 1930
  25. L’economia di guerra C. Arena –Quaderni di cultura politica Roma 1941
  26. Carta dell’Africa Orientale : Addis Abeba  -  Firenze 1935
  27. Mogadiscio
  28. Alula
  29. Belet Ven
  30. Asmara
  31. Obbia
  32. Sommario di recenti informazioni riguardanti l’esercito germanico e i suoi metodi  -Aprile 1917
  33. Mussolini se stesso  - Cesare Marroni – quaderni di cultura politica – 1941
  34. Bollettini della guerra  - 12.6.XVIII -  11.6.XIX Stato Maggiore Esercito – 1941
  35. Compendio di fortificazione  - A. Romeo -  Torino 1915
  36. Caricamento del carro per munizioni da 87 B  -  Roma 1911
  37. Raccolta  bollettini del quartier generale delle Forze Armate da 144 a 193  - XIX
  38. Il premilitare  - Comando generale della gioventù italiana del Littorio
  39. Le artiglierie campali nell’esercito italiano  - Roma 1930
  40. Gas tossici  - Dott. A. Brusacco  - 1918
  41. Manuale per il telegrafista militare  - tavole 
  42. Guida della Libia Cirenaica  -  Touring Club  -1923
  43. Guida della Libia Tripolitania – Touring Club - 1923
  44. Dizionario Eritreo  - 1903
  45. Emile Zola – Thèrese Raquin    - Paris 1880
  46. Figure ed episodi del Risorgimento Italiano – Biblioteche popolari e scolastiche – Roma 1961
  47. Royal Meteorological Society – Further remarks on the meteorological conditiosn of the Pleistocene Epoch – 1925
  48. B. Baldanza Zaffiro – Contributo alla conoscenza dei minerali metalliferi dei Monti Peloritani – Messina 1948
  49. Castelli e rocche d’Italia – ENIT 1966
  50. Some words about the legend of Atlantis – SP. Marinatos – 1971
  51. Skane – En Landskaplig Orientering – Stockolm 1936
  52. Eno Bellis – Piccola storia di Oderzio Romano – Treviso 1068
  53. Guido da Verona – Il libro del mio sogno errante – 1919
  54. Adolphe Belot – Les Mysteres Mondains – Paris 1876
  55. Octave Feuillet – Honneur  D’artiste – Paris 1890
  56. Adolphe Belot – La bouche de Madame X – Paris 1883
  57. George Honet – La comtesse Sarah – Paris 1883
  58. Alexandre Boutique – Les amants adultères – Paris 1885
  59. L’enfant de 36 peres – Paris 1884
  60. Catulle Mendés – La première maitresse – Paris 1887

giovedì 10 maggio 2012

LETTERA APERTA ALLE ISTITUZIONI PER LA TUTELA DI PALAZZO D'AMICO

Ill.mi

- Sig. Sindaco della Città di Milazzo
- Sig. Assessore alla Cultura della Città di Milazzo
- Sig. Dirigente ai BB. CC. del Comune di Milazzo dott.ssa Puleo

 e p. c.

- Sig. Dirigente U.O. 13 Beni bibliografici e archivistici della Sovrintendenza di Messina
- Sovrintendente ai Beni Archivistici della Sicilia in Palermo
- Comando Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo


Oggetto: lettera aperta per la tutela del patrimonio librario ed archivistico della Città di Milazzo

PREMESSO che lo scorso 6 luglio 2011 lo scrivente inoltrava comunicazione all’Assessore alla Cultura del Comune di Milazzo affinché fossero adottate alcune misure urgenti rivolte a tutelare la sicurezza del patrimonio librario ed archivistico custodito nel settecentesco Palazzo dei Marchesi D’Amico, sede dell’Archivio Storico Comunale e della Biblioteca Comunale;

CHE per evidenti ragioni di riservatezza le misure di sicurezza di cui sopra, per le quali si rende indispensabile una spesa di appena un migliaio di euro, se non addirittura di meno, vengono comunicate alle SS. LL. in via riservata attraverso l’allegata mail sottostante già inoltrata - unitamente a numero 4 fotografie - all’Assessore Scolaro lo scorso 6 luglio 2011;

CONSIDERATO che il motivo della mancata risoluzione del problema ad oggi pare sia da ricondurre alla penuria in cui attualmente versano le casse comunali sempre più vicine al dissesto; 

CONSIDERATO altresì che, nonostante tali gravi problematiche di natura finanziaria, sono stati recentemente impegnati e liquidati circa 3.000 euro al fine di provvedere tra l’altro alla fornitura e posa in opera di una costosa porta a vetri interna (determinazione Ragioneria Generale n. 35/2012), segno evidente che tra le pieghe del bilancio comunale - se si vuole - si possono ancora trovare piccole disponibilità finanziarie, che peraltro, nel caso in questione, servono, come sopra precisato, a far fronte a delicate esigenze di sicurezza e tutela del patrimonio archivistico e librario e dei preziosi reperti risorgimentali custoditi nel piano nobile del Palazzo D’Amico (tra tutti, il letto su cui riposò Giuseppe Garibaldi);

TUTTO CIO’ PREMESSO

Si invitano le SS. LL. ad attivarsi al fine di risolvere la problematica segnalata.

Con osservanza,
Massimo Tricamo

lunedì 23 aprile 2012

NUOVA DONAZIONE A FAVORE DELL'ARCHIVIO STORICO COMUNALE

Ill.mo sig. SINDACO della CITTA’ DI MILAZZO
 
Milazzo, 23 aprile 2012.

Ill.mo sig. Sindaco,

allo scopo di onorare nel bicentenario della nascita la memoria di Stefano Zirilli (1812-1884), figura poliedrica del Risorgimento milazzese nonché fondatore nel lontano 1869 della nostra Biblioteca Comunale, scrivo la presente per manifestarLe la mia volontà di donare all’Archivio Storico comunale gli antichi inventari manoscritti della sua biblioteca privata (cosiddetta Biblioteca Zirilliana), sino a qualche decennio fa ospitata nel palazzo in Marina oggi sede della Prenatal.

Si tratta di cinque voluminosi registri, da me acquistati recentemente presso i mercati antiquari e compilati con certosina pazienza dallo stesso Zirilli, i quali, lungi dal presentarsi quali fredde e mere elencazioni di libri, contengono una lunga serie di appunti e annotazioni bibliografiche che contribuiscono non poco a far luce sulla colta e brillante personalità di questo Grande milazzese.

Colgo l’occasione per rinnovare alla Sua Amministrazione la richiesta, peraltro già avanzata da 23 consiglieri comunali, rivolta ad intitolare la nostra Biblioteca Comunale ed il salone del piano nobile di Palazzo D’Amico (cosiddetta sala degli stemmi), rispettivamente, alla memoria del prof. Peppino Pellegrino ed a quella dello stesso Stefano Zirilli, una duplice iniziativa che renderebbe omaggio a questi illustri milazzesi che hanno contribuito notevolmente a migliorare le condizioni culturali della nostra Città.

Con osservanza,
Massimo Tricamo

P. S. questo l’elenco dei volumi manoscritti offerti in dono:

- Catalogo generale - vol. 1;
- Catalogo alfabetico - vol. 2 (compilato nel 1850);
- Vol . 5 - Carte geografiche, topografiche e militari (compilato nel 1848);
- Catalogo classificato “scienze”;
- Anonimi e ajuto alla memoria.

***

Scheda illustrativa

TESORI PERDUTI: LA BIBLIOTECA ZIRILLIANA

Istituita da Stefano Zirilli nella prima metà dell’Ottocento, impinguando la già considerevole collezione paterna, la Biblioteca Zirilliana raccoglieva, unitamente ad ricco patrimonio librario, una straordinaria raccolta di pregevoli e costosissime antiche carte geografiche.

Sino a qualche decennio fa era ospitata nel palazzo in Marina oggi sede della Prenatal.

Nel fondo antico della Zirilliana facevano bella mostra di sé 6 incunaboli e 195 cinquecentine, tra le quali si ricordano opere di Boccaccio e Petrarca, una giuntina intitolata “Poesie burlesche” - già molto rara nell’Ottocento - e la prima edizione risalente al 1525 delle “Prose della volgar lingua” di Pietro Bembo. Seicentine e settecentine completavano la preziosa collezione libraria, acquistata qualche decennio fa dalla Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Messina, ma ancora purtroppo sottratta alla pubblica fruizione.

Il numero dei volumi ascendeva a 4.000 unità nel 1859: il dato venne comunicato dall’autorevole Gioacchino Di Marzo in un suo volume pubblicato in quell’anno, dove si legge che il «sig. Don Stefano Zirilli, con esempio singolare di patrio interesse, [aveva] aperto ai suoi concittadini una biblioteca di circa 4.000 volumi raccolti a proprie spese».

Nel 1877, poco dopo l’inaugurazione da parte dello stesso Zirilli della Biblioteca Comunale di Milazzo, il patrimonio librario era lievitato notevolmente sino a raggiungere le 6.000 unità. Ne fa fede questa affascinante e suggestiva dichiarazione apposta dallo Zirilli nel primo volume del catalogo generale: «metto termine qui al primo volume del mio Catalogo Generale questa sera 3 di aprile 1877 alle 10 ore, tanto perché la carta mi ci astringe, quanto per chiuderlo con la cifra rotonda di seimila volumi, riservando i pochi fogli che restano per note o appunti che mi occorrerà di aggiungere a’ libri finora registrati; ed incomincio stasera stessa il volume secondo dal n. 6.001. Avrò vita per compire questo secondo? Iddio lo voglia!»

Cimeli e documenti relativi a questa straordinaria Biblioteca, vero e proprio tesoro perduto, sono oggi custoditi, per iniziativa dello scrivente, nell’Archivio Storico della Città di Milazzo.

martedì 17 aprile 2012

IL CONSIGLIO COMUNALE ONORA STEFANO ZIRILLI E PEPPINO PELLEGRINO

Meritoria iniziativa del consiglio comunale di Milazzo che, per iniziativa dell’ex assessore alla cultura prof. Francesco Alesci, ha presentato all’amministrazione (con la sottoscrizione quasi unanime di 23 consiglieri su 24 presenti) un’articolata proposta bipartisan al fine d’intitolare la Biblioteca Comunale alla memoria del prof. Peppino Pellegrino, l’infaticabile animatore culturale scomparso a 89 anni lo scorso 4 aprile. Docente, preside ed editore, Pellegrino, che fu sindaco di Milazzo nel 1963, si attivò energicamente per consentire la riapertura della Biblioteca Comunale, chiusa in seguito ai devastanti bombardamenti aerei che nel secondo conflitto mondiale ne causarono irrimediabilmente la perdita di antichi e preziosi volumi. Grazie alla sua vulcanica attività la Biblioteca non solo riaprì i battenti nel 1961, ma divenne ben presto sede di importanti convegni che la posero al centro dell’attenzione del panorama culturale dell’intera Sicilia.

Battutosi costantemente e ripetutamente affinché la storica istituzione libraria milazzese fosse potenziata con l’acquisto di nuovi volumi, la arricchì Egli stesso donando una considerevole porzione della Sua biblioteca privata, insistendo sino a poco tempo fa affinché venisse introdotta nella pianta organica dell’ente la figura del bibliotecario.

Il prof. Peppino Pellegrino, che per il Suo tenace ed appassionato impegno culturale ottenne nel 2006 l’ambito Premio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, non è l’unico milazzese illustre ad essere ricordato dal consiglio comunale: «la Sua scomparsa - ricorda il prof. Alesci - è avvenuta curiosamente nel bicentenario della nascita di un altro grande milazzese, quello Stefano Zirilli che nel lontano 1869, quando ancora il tasso di analfabetismo era alle stelle, promosse proprio l’istituzione della nostra Biblioteca Comunale. E’ doveroso dunque che oltre al prof. Pellegrino la Città ricordi anche lo Zirilli, il cui appassionato ed “eroico” contributo continua ad offrire, dopo circa un secolo e mezzo ed attraverso le sale ed i depositi librari di Palazzo D’Amico, un valido servizio alla collettività milazzese».

E la proposta quasi unanime del consiglio comunale - sottoscritta col curioso distinguo di un solo consigliere - prevede infatti anche l’intitolazione alla memoria di Stefano Zirilli del salone del piano nobile di Palazzo D’Amico, quello sormontato da eleganti stemmi ed adibito abitualmente a sede di convegni.

Nel corso della seduta consiliare è stato anche osservato un minuto di silenzio per commemorare la recente scomparsa del “vulcanico” preside milazzese.

IL CONSIGLIO CHIEDE L'INTITOLAZIONE DELLA BIBLIOTECA ALLA MEMORIA DI PEPPINO PELLEGRINO

Ill.mo sig. PRESIDENTE del CONSIGLIO COMUNALE

Ill.mo sig. SINDACO
OGGETTO: intitolazione Biblioteca Comunale alla memoria del prof. Peppino Pellegrino
I sottoscritti consiglieri comunali

PREMESSO che lo scorso 4 aprile è scomparso all’età di 89 anni il prof. Peppino Pellegrino, figlio illustre di Milazzo, già consigliere ed assessore comunale e sindaco di questa Città nel 1963;

CONSIDERATO che per Sua iniziativa è risorta nel febbraio del 1961 la nostra Biblioteca Comunale, i cui battenti furono chiusi in seguito ai devastanti bombardamenti aerei che nel secondo conflitto mondiale ne causarono irrimediabilmente la perdita di antichi e preziosi volumi;

CONSIDERATO che grazie alla Sua opera infaticabile la storica istituzione libraria cittadina diventò sede di importanti convegni che la posero al centro dell’attenzione del panorama culturale dell’Isola;

PRESO ATTO della Sua infaticabile opera di promotore culturale nella qualità di editore, avendo fondato nel lontano 1957 una propria casa editrice, la Spes, attraverso la quale pubblicò autorevoli studi rosminiani, opere inconsuete - si pensi alla Storia della letteratura maltese di Oliver Friggieri - e tra l’altro quei volumi di storia locale che attraverso le scuole cittadine si sforzava di divulgare tra le giovani generazioni milazzesi (tra tutti Milazzo nella Storia di Antonino Micale e la biografia di Luigi Rizzo a cura di Ruggero D’Ondes);

PRESO ATTO altresì della Sua opera di educatore e di autorevole docente, apprezzata da generazioni e generazioni di studenti milazzesi, avendo ricoperto, tra l’altro, l’incarico di docente di Italiano nel Liceo Classico “G. B. Impallomeni” e di preside presso le scuole medie cittadine “Rizzo” e “Garibaldi”;

CONSIDERATO che il Suo impegno nel mondo della Scuola venne coronato dalla richiesta continua e pressante alle istituzioni competenti allo scopo di promuove l’apertura in provincia di Messina, ed in particolar modo nelle Isole Eolie, di nuovi istituti scolastici, alcuni dei quali divennero ben presto operativi arricchendo considerevolmente l’offerta formativa;

CONSIDERATO che la Sua sterminata cultura e la Sua infinita passione per la critica letteraria e per la spiritualità rosminiana calamitarono a Milazzo il gotha del panorama filosofico nazionale;

PRESO ATTO dei numerosi riconoscimenti ed attestati di stima da Lui ricevuti in Italia: si pensi, per citare un solo esempio, alla consegna dell’Olivo d’argento del Premio Mediterraneo (fra i componenti della giuria Sansone, Francesco Gabrieli, Pietro Mazzamuto e Vittorio Vettori) con una motivazione che evidenziava la Sua «opera attenta di valorizzazione dei filoni sotterranei della civiltà siciliana del Novecento» e che nel contempo definiva la Sua attività editoriale una «missione posta con generosità al servizio di fondamentali, anche se trascurate, esperienze letterarie del Meridione d’Italia»;

CONSIDERATO che nel 2006 per il Suo impegno culturale gli è stato conferito il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

CONSIDERATA ancora la Sua donazione a favore di questa Biblioteca Comunale - accettata dal sindaco pro-tempore alcuni anni or sono - di una cospicua porzione della Sua biblioteca privata, donazione che ha arricchito non poco il patrimonio librario della nostra antica istituzione libraria, per la quale il prof. Pellegrino si è battuto costantemente e ripetutamente, presso le varie amministrazioni che si sono susseguite nel tempo, affinché fosse potenziata ed arricchita di nuovi volumi ed affinché venisse introdotta nella pianta organica dell’Ente la figura del bibliotecario;

CONSIDERATO altresì che per uno stravagante scherzo del destino la Sua morte è avvenuta proprio nel bicentenario della nascita di un altro illustre milazzese, quello Stefano Zirilli (1812-1884), patriota, esperto viticoltore ed enologo, colonnello del genio, amministratore comunale e provinciale, che nel lontano 1869 promosse caparbiamente e tenacemente, quando ancora il tasso di analfabetismo era alle stelle, l’istituzione della nostra prestigiosa Biblioteca Comunale, che ancor oggi, a distanza di circa un secolo e mezzo, continua ad offrire, anche grazie all’opera del prof. Pellegrino, un valido servizio alla collettività milazzese;

RITENUTO pertanto che la cultura sterminata e l’amore per la nostra Città di questi due figli illustri di Milazzo attendono adesso il giusto riconoscimento;

TUTTO CIO’ PREMESSO

i sottoscritti consiglieri comunali invitano le SS. LL. ad intitolare alla memoria del prof. Peppino Pellegrino la Biblioteca Comunale di Milazzo.
Invitano altresì le SS. LL. ad onorare nel contempo, nel bicentenario della nascita, la figura del comm. Stefano Zirilli, nel modo che riterranno opportuno, per esempio intitolando alla Sua memoria la sala grande (cosiddetta sala degli stemmi) del piano nobile del Palazzo dei Marchesi D’Amico, abitualmente adibita a sede di convegni.

Milazzo, lì 16 aprile 2012


Il primo firmatario: Francesco Alesci

mercoledì 4 aprile 2012

E’ MORTO IL PROF. PEPPINO PELLEGRINO

Sarà pure un caso, ma il prof. Peppino Pellegrino se n’è andato proprio nel bicentenario della nascita di Stefano Zirilli, il fondatore di quella Biblioteca Comunale che Pellegrino rilanciò negli anni Sessanta sino a farla diventare degna cornice di una serie di convegni che a Milazzo riunirono il gotha del panorama filosofico e letterario nazionale.
Carattere eccentrico, docente severo, fu preside di alcuni istituti cittadini (i più giovani lo ricordano a capo delle scuole medie “Garibaldi” e “Rizzo”) e fondatore di una propria casa editrice, la Spes, che nel secondo dopoguerra pubblicò autorevoli studi rosminiani, opere inconsuete - si pensi alla Storia della letteratura maltese di Oliver Friggieri - e tra l’altro quei volumi di storia locale che attraverso le scuole cittadine si sforzava di divulgare tra le giovani generazioni (tra tutti Milazzo nella Storia di Antonino Micale e la biografia di Luigi Rizzo a cura di Ruggero D’Ondes). Uno dei volumi da lui pubblicati, Carlo Levi inedito a cura di Donato Sperduto, ha meritato nel 2002 l’autorevole recensione del Corriere della Sera.
Amministratore comunale negli anni Sessanta, ricoprì l’incarico di sindaco di Milazzo, ma abbandonò ben presto l’impegno politico, salvo una fugace apparizione qualche decennio fa in una sfortunata campagna elettorale.
Recentemente era stato nominato dal sindaco Pino componente della commissione incaricata di programmare i festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia, durante i quali, in occasione della presentazione del volume Rosmini per il Risorgimento, si è registrata la sua ultima apparizione pubblica.
La sua cultura sterminata ed il suo amore per la nostra città attendono adesso il giusto riconoscimento, ossia l’intitolazione congiunta alla sua memoria ed a quella di Stefano Zirilli, della Biblioteca Comunale di Milazzo.
Massimo Tricamo

venerdì 2 marzo 2012

DONAZIONE VOLUMI E MANOSCRITTI

Termina oggi la consegna dei volumi donati alla Biblioteca Comunale da Sarino Raffa, noto edicolante di Olivarella, che con la sua esemplare iniziativa ha arricchito il patrimonio librario cittadino. Si tratta di 47 interessanti volumi, risalenti perlopiù al periodo compreso tra la fine dell’Ottocento ed i primissimi anni del Novecento. Tra i libri oggetto di donazione, l’Enciclopedia Giuridica Italiana a cura del più volte ministro Pasquale Stanislao Mancini, la «Storia degli Italiani» del Cantù (1857-58) ed un’edizione delle “Rime” del Petrarca pubblicata nel 1839.
La donazione del benemerito edicolante di Olivarella ha interessato anche l’Archivio Storico comunale, al quale Raffa ha donato un corposo manoscritto ottocentesco che raccoglie gli atti del procedimento civile Fulci & C. vs. Marchese e Aliberti.